Oriolo dei Fichi
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Oriolo dei Fichi è un piccolo nucleo abitato situato sui primi contrafforti dell’Appennino romagnolo: una decina di chilometri a sud-est di Faenza con un’altitudine di 141m sul livello del mare. Il territorio circostante, disseminato di antiche case coloniche, è prevalentemente coltivato a viti e seminativi che si alternano a scarpate boschive.
Le prime testimonianze del luogo ci provengono dal lontano 898 d.C. quando ne era signorotto un tale Aghinolfo. Nel 1017, l’Imperatore Enrico II la assegnò ad Arnaldo II, Arcivescovo di Ravenna. Fu proprio quest’ultimo, quarant’anni dopo, a costruirvi un castello che, per tutto il Medioevo, fu conteso fra i signori di Faenza, di Forlì e della Chiesa ravennate, sua legittima proprietaria.
A partire dal 1300 e fino al 1689, Oriolo godette dello status di Comune Rurale: pur rimanendo sotto il controllo di chi possedeva il castello, significava essere dotato di una certa autonomia amministrativa. All’epoca il territorio del Comune di Oriolo aveva una superficie approssimativa di 5-6 kmq e comprendeva tre parrocchie.
La popolazione contava circa 500 persone che successivamente si sono ridotte fino alle 200 attuali. Di quei tempi antichi, oggi resta la Torre quattrocentesca: arroccata in cima a un pendio e circondata da un piccolo parco di proprietà del comune di Faenza.
Fonte: Stefano Saviotti